Le poesie sono iceberg di bellezza
Di cui vediamo solo il dolore.
Sono braci di senso
Che ardono sotto la neve.
Le poesie a volte sono silenzi
Scritti per non sentirsi soli
Altre volte nidi d’amore
Per quelli che non sanno più parlare.
Per alcuni sono vulcani di senso
Per i più parole senza senso.
Le poesie sono stelle comete
Dai mille perché
Ma nei giorni più bui dell’umanità
Le poesie sono mine vaganti
Che esplodono all’improvviso
Nel cuore dei poeti
E scrivono con il sangue
Le storie future.
© INEDITA dal libro “VOCE PLURALE”
Donato Di Poce, ama definirsi autoironicamente, “un ex poeta che gioca a scacchi per spaventare i critici”. (Nato
a Sora - FR - nel 1958, residente dal 1982 a Milano). Poeta, Critico
d’Arte, Scrittore di Poesismi, Fotografo, Studioso del Rinascimento.
Artista poliedrico, innovativo ed ironico, dotato di grande umanità, e
CreAttività. Ha
al suo attivo 43 libri pubblicati (tradotti anche in Inglese, Arabo,
Rumeno, Esperanto e Spagnolo), 20 ebook e 40 libri d’arte
Pulcinoelefante. Dal 1998 è teorico, promotore e collezionista di
Taccuini d’Artista. Ha realizzato ©L’Archivio Internazionale di TACCUINI D’ARTISTA e Poetry Box di Donato Di Poce, progetto espositivo itinerante.
Nessun commento:
Posta un commento