Nel viaggio giungemmo ad un cippo scritto
posto sul ciglio
Ancora attendo distanza alla Città.
Sì!
Bevendo Stelle
a scovar quel ch'è il pulsare
e veder lì
me cadere.
Scelsi l'attesa
e
fu clessidra
per minuscole sfere dell'universo
e
rovesciammo sacchi di sabbia
granelli sottili del nostro tempo
infinite risorse per vivere
e
bagnammo il corpo per pulire gli occhi
per dare
per inviare segnali invitanti
vedere Pianeti bersagliati da asteroidi vaganti
per sassi da rovesciare.
Come lucciola estiva brillammo
per ascoltare
e
non avere il piacere dell'ape
e
trovarsi in un fiore
poi cederlo
mai donarlo
Francesco Pasca, scrittore di passaggio, nato a Sanarica
(Le) di martedì 11-06-1946. Nel '79 scrive con la semiologa del Gruppo
'70, Rossana Apicella, il manifesto detto della Singlossia. Tuttora
contribuisce con il suo linguaggio verbo visivo. Le sue performance e i
suoi elaborati da Milano a Palermo con i maggiori esponenti della Poesia
Visiva.
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